Diabete gestazionale: diagnosi o over-diagnosi?

L’IADPSG (International Association of the Diabetes and Pregnancy Study Groups) ha proposto  nel 2010 dei nuovi criteri diagnostici per il diabete gestazionale basandosi sui risultati dello studio HAPO (Hyperglycemia and Adverse Pregnancy Outcomes).

Utilizzando questi criteri si stima che in circa il 18% delle gravidanze sarà posta diagnosi di diabete gestazionale. Quindi 1 donna su cinque sarà considerata come “gravidanza patologica” con maggiore ricorso a visite prenatali, ecografie e medicalizzazione della gravidanza e del parto.

Le domande che ci si pone oggi sono molte: è giustificato un tale aumento diagnostico o siamo di fronte ad un caso di l’over-diagnosi per modifica dei cut-offs come in altri campi della medicina?
È dimostrato che l’outcome perinatale migliora in così tante pazienti? Con l’aumento della medicalizzazione rischiamo di creare altra patologia, in particolare maggior ricorso a induzioni e quindi maggior rischio di  taglio cesareo?

Questo è stato uno degli argomenti dell’ultimo congresso di ANDRIA “Ostetricia: EBM e oltre” a Bologna ad Aprile 2013 nella sessione del “Disease Mongering”, in altre parole le malattie inventate o create.

Nel prossimo congresso nazionale del 2014 amplieremo ad altri argomenti di interesse ostetrico-ginecologico l’importanza di fare scelte diagnostiche ponderate, prevenire la over-diagnosi e la conseguente medicalizzazione: quindi “fare meno, fare meglio”.

In attesa di incontrarvi come sempre numerosi allego i seguenti links:

Il diabete gestazionale: esiste? presentazione al convegno Andria a Bologna il 20 aprile 2013 (aggiungere link relazione Balestreri 2013)

Altri links consigliati:

www.preventingoverdiagnosis.net

www.choosingwisely.org

www.sellingsickness.com

www.slowmedicine.it

Dott.ssa Debora Balestreri,
ginecologa e consigliera Associazione Scientifica Andria